Text Neck

E’ la posizione che si assume mentre si consultano smartphone e tablet con il collo in flessione e la testa appesa per un periodo prolungato. Dolore articolare e radicolare alle braccia, muscoli del collo e delle spalle tesi, con delle ricadute sull’allineamento vertebrale che, se non bilanciato da movimento e attività fisica adeguati, possono diventare fastidiosi e patologici, specie nei soggetti più giovani. Per non parlare dei problemi di vista che conseguono la lettura di schermi piccoli, ravvicinati e retroilluminati con luci blu. Con ricadute maggiori sui soggetti giovani e in fase di accrescimento.

Nella pratica professionale riscontro di frequente la cervicalgia ovvero il dolore che prende alla testa, al collo e alle spalle spesso con vertigini, dovuto a problemi posturali: stare seduti a lungo, mancanza di attività fisica, lavoro al computer oppure traumi e colpi d’aria o tensioni.

Negli ultimi dieci anni molto è cambiato e quella che un tempo era una problematica risolvibile con qualche seduta di educazione motoria, fisioterapia o ginnastica, oggi rischia di diventare una patologia seria con delle ricadute sulla salute importanti. 

Perché? 

Le nostre abitudini motorie e posturali sono ulteriormente cambiate dall’avvento dei vari dispositivi e dal rapporto quotidiano e intimo che abbiamo con loro. 

Se prima e dopo gli orari di lavoro che ci imponevano sedentarietà e posizioni innaturali obbligate, impegni scolastici compresi, c’erano il distacco e la possibilità di fare altro, oggi la maggior parte degli individui in fasce d’età ampie – giovanissimi e anziani compresi – si ritrovano a consultare spesso gli apparecchi per lo svago in posizioni poco igieniche. 

Non so se capita anche a voi ma quando mi collego a qualche social, perdo la cognizione del tempo e con questo sento di perdere il contatto con il mio corpo: posizione, respirazione.

Gli strumenti più efficaci che abbiamo a disposizione per migliorare sono il nostro cervello e la consapevolezza. Il buon senso dovrebbe dirci che stare con la testa appesa a controllare il cellulare per venti minuti (la durata di una tratta in metropolitana per raggiungere il posto  di lavoro) non è il massimo per la salute.  

Da seduti sentire il sostegno del bacino, la colonna che si allunga a sostenere la testa prova a sollevare le braccia per portare lo smartphone davanti al viso, in contatto col respiro, per evitare il Text Neck.